lunedì 15 aprile 2019

Continua il successo di Belmonte Calabro al turismo ecosostenibile



Belmonte Calabro, da albergo diffuso al turismo ecosostenibile
Continua il successo del borgo in provincia di Cosenza, salvato da un gruppo di amici
La storia della rinascita del borgo di Belmonte Calabro, trasformato tre anni fa in un albergo diffuso e salvato dall’abbandono, sta facendo il giro del mondo: piace all’estero, soprattutto a inglesi e giapponesi che ne elogiano il modello di sviluppo turistico sostenibile del territorio. Oggi Belmonte Calabro, o Ecobelmonte, è il risultato dello sforzo e del coraggio di un gruppo di amici che dieci anni fa ha deciso di ridare vita al proprio borgo, arroccato su una collina di tufo davanti alla costa cosentina, e di salvarlo dall’abbandono. Senza fondi europei o statali ma solo con l’aiuto delle proprie forze e di un mutuo trentennale, i giovani calabresi hanno deciso di salvare il borgo medievale che rischiava il degrado e lo spopolamento, ristrutturando inizialmente due vecchie abitazioni secondo i principi della bioarchitettura per affittarle a turisti di passaggio. In seguito i giovani, che nel frattempo hanno fondato l’associazione A’ Praca, che nel dialetto locale indica la roccia dove sorge il paese, hanno recuperato altre 14 case nel centro storico. Il loro esempio, poi, è stato seguito dai compaesani che hanno messo a disposizione le proprie case disabitate da ristrutturare, coinvolgendo anche gli artigiani locali che hanno utilizzato materiali tipici del territorio per i lavori di ristrutturazione. Per far nascere definitivamente il borgo, anzi l’ecoborgo, sono stati costruiti due parcheggi per consentire ai visitatori di lasciare l’auto e di muoversi liberamente a piedi nel centro, lungo le viuzze strette e le ripide scalinate, tra le case addossate le une alle altre e le residenze signorili aperte su piccole piazzette con archi arabeggianti e giardini pensili. Con la rinascita del borgo hanno ripreso vita anche un orto, una piccola vigna, alcuni negozi di prodotti tipici, una trattoria, un piccolo museo dell’arte della filanda e, soprattutto, la memoria storica del borgo cosentino. 
Così Ecobelmonte è diventato u

n albergo diffuso (www.ecovacanzebelmonte.it), un nuovo modello di ospitalità che promuove il turismo sostenibile con poco cemento e propone, più che un semplice soggiorno, un nuovo stile di vita: gli ospiti entrano in relazione con i residenti, diventandone per un po’ vicini di casa. I primi turisti a beneficiare di questo primo albergo diffuso in Calabria sono stati per lo più stranieri, soprattutto provenienti dal Nord Europa, ma Giuseppe Suriano, tra i primi fondatori del modello Ecobelmonte, è certo che il progetto avrà sempre più successo anche tra i connazionali. E non solo per l’economia locale, ma anche come modello turistico per molti altri borghi medievali in semiabbandono sparsi sul territorio italiano, che possono trasformare il proprio degrado in una risorsa economica.
Oggi Belmonte Calabro è diventato anche un’ottima base per scoprire il territorio, poco conosciuto, lungo itinerari artistici e naturalistici: dal parco marino “Scogli di Isca” alla vetta del monte Cocuzzo, a 1.541 metri sul livello del mare, tra alberi secolari che si affacciano sul Tirreno e che nelle giornate limpide guardano verso l’arcipelago delle Eolie. Sono tanti i percorsi e gli itinerari che si possono fare a piedi o in mountain bike; tra questi i più richiesti sono nel parco nazionale del Pollino, a Cosenza e lungo la costa dei cedri; tra i borghi dipinti o lungo i sentieri della fede e tra le vie del giusto alla scoperta delle prelibatezze locali, in particolare dei gustosi pomodori e dei famosi peperoncini.

mercoledì 3 aprile 2019

una Nduja da 8 Kg record a Magna Grecia Lifestyle



'Nduja da recordo Magna Grecia Lifestyle
A Crotone salame spalmabile di 8 kg protagonista degustazione
Una 'nduja da record del peso di circa 8 chili, ad orba unica e quindi non cucita, maturata per oltre 12 mesi, affumicata in modo naturale, tagliata e degustata. Serata tra sapori e aromi unici quella proposta da Magna Grecia Lifestyle, a Crotone, grazie all'incontro tra l'arte culinaria dello chef Ercole Villirillo e il prodotto realizzato da Michele Dotro, giovane imprenditore agricolo di Spilinga.
    Protagonista assoluto di un momento ricco di stimoli culturali e orientato alla valorizzazione e promozione del "Made in Calabria", il caratteristico salame spalmabile calabrese nato da materie prime di straordinaria qualità prodotte tutte nel comprensorio di provenienza della specialità: le carni e il grasso di maiale, con le porzioni più pregiate della pappagorgia e della pancetta; il peperoncino autoctono piccante "Tri Pizzi", selezionato, essiccato e macinato in proprio; la maturazione nel contesto collinare del Monte Poro che offre tutte le condizioni pedo-climatiche più congeniali. Una filiera completa all'interno della quale anche il nutrimento dei maiali è frutto del generoso e instancabile lavoro nei campi di proprietà aziendale: grano, mais, avena, orzo. Nulla, insomma, è lasciato al caso. Bandita la chimica: no a insaporitori, coloranti e conservanti. No agli ogm.



    Natura e sostenibilità sono state le linee guida di un processo produttivo che Magna Grecia Lifestyle ha adottato come modello da seguire e da proporre, da esaltare in ambito nazionale e internazionale per proporre le vere eccellenze calabresi e del sud Italia. Ercole Villirillo ha così interpretato la 'nduja di Spilinga in vari modi, garantendo sempre il corretto equilibrio fra gusto piccante e altre materie prime impiegate, tra cui il baccalà, il tonno, il grano Senatore Cappelli, la burrata, i gamberi. Dagli antipasti, ai primi, ai secondi e finanche ai dolci, con una "cassatina piccante" che ha riscosso enorme successo, il leitmotiv della serata culinaria è stato quello imposto dalla presenza del salume spalmabile di Spilinga. Ad accompagnare la degustazione i vini delle Cantine Librandi: l'Efeso Bianco, Mantonico in purezza; il Duca San Felice, rosso, Gaglioppo in purezza; il passito Le Passule, anch'esso a base di Mantonico, vitigno molto eclettico e generoso. Il tutto sotto l'egida del titolare della cantina cirotana, Nicodemo Librandi.
    A illustrare l'iniziativa il general manager di Magna Grecia Lifestyle Salvatore Gaetano, editore del Gruppo Video Calabria, e il direttore editoriale dello stesso Gruppo, Massimo Tigani Sava