lunedì 2 novembre 2020

In Calabria 12 mila bottiglie di Vino Novello 2020

 Vino: è arrivato novello Calabria, prodotte 12 mila bottiglie

Coldiretti: appuntamento con tradizione anche in tempi pandemia

E' scoccata anche in Calabria ai tempi del Covid l'ora del vino novello. Sono 12 mila le bottiglie che arriveranno sulle tavole della regione, in diminuzione rispetto allo scorso anno.

    Il vino giovane per antonomasia frutto della vendemmia 2020 si conferma anche nella stagione produttiva che sancisce il primato mondiale italiano e la vittoria nella sfida delle vigne con la Francia. Un primato ridimensionato in parte negli effetti dalle misure anti pandemia che vedono bar e ristoranti chiusi alle 18. Malgrado la limitazione dei brindisi nei locali pubblici l'auspicio di Coldiretti Calabria è che di potrà celebrare questo appuntamento tradizionale nelle case da tanti cittadini-consumatori che potranno accompagnare il novello con i prodotti dell'autunno, in particolare funghi e castagne oltre che con salumi e formaggi.


    Il permesso di stappare la nuova produzione di novello è scattato oggi a livello nazionale e costituisce il prologo ai prestigiosi vini calabresi che si stanno affermando sempre di più sul mercato, e che quest'anno registrano un'altra buona annata in qualità. "Il novello - precisano gli esperti della Coldiretti - è il vino che sancisce da sempre l'avvio delle visite nelle cantine e delle iniziative di promozione del mondo delle vigne e delle bottiglie Made in Italy ma che quest'anno rischia di essere pesantemente penalizzato dall'emergenza coronavirus con l'ultimo Dpcm che vieta sagre e fiere, rassegne e incontri e limita l'attività della ristorazione".

    Il "déblocage" tricolore arriva in anticipo di tre settimane rispetto al concorrente Beaujolais nouveau francese che si potrà invece assaggiare solo a partire dal 19 novembre 2020. "Leggero e con bouquet aromatico il 'vino da bere giovane' - fa sapere ancora la Coldiretti - deve le sue caratteristiche al metodo di vinificazione fondato sulla fermentazione carbonica di grappoli integri di uve che vengono poi spremute a distanza di una decina di giorni per un vino delicato che di solito si attesta sugli 11 gradi ma che può raggiungere anche i 12. La produzione calabrese si basa da sempre su uve di qualità Doc e Igt registrando negli anni un'espansione. Attualmente il novello si è ritagliata una stabile nicchia di consumo e i vitigni che negli anni passati rappresentavano la base del novello vengono oggi spesso utilizzati per produrre vini ugualmente giovani, ideali per gli aperitivi, ma che non presentano problemi di durata. La tradizione vuole che l'apertura del novello si festeggi a San Martino, l'11 novembre, giorno in cui da sempre i contadini chiudono la stagione dei raccolti e fanno il bilancio di un anno di lavoro.

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