venerdì 23 dicembre 2016

Gli Inglesi e gli Americani amano la "NDUJA" cibo preferito 2016

"La 'nduja piace tanto ad inglesi ed americani": Bloomberg la incorona cibo preferito del 2016
Da Londra a New York: il 2016 è stato l'anno della 'nduja, o meglio della scoperta di questa magica pietanza da parte degli chef stranieri. L’agenzia di stampa Bloomberg ha spiegato come il celebre insaccato piccante calabrese abbia conquistato il cuore di americani e inglesi. "Sta bene con tutto, dalla burrata ai crostacei alla pizza, e si abbina bene alla pasta. È come se fosse un olio piccante non vegetariano", ha spiegato Jacob Kenedy, lo chef del ristorante Bocca di Lupo, vicino a Piccadilly Circus, a Londra.

Kenedy è uno dei cuochi responsabili della popolarità della 'nduja a Londra, dal momento che ogni giorno la propone in diverse varianti. "La 'nduja è diventata popolare perché è piccante e sa di maiale e queste due cose vanno alla grande insieme", ha aggiunto. Anche April Bloomfield, chef del ristorante The Spotted Pig di New York, è fan dell'insaccato. "È cool cucinare con la 'nduja", afferma lo chef stellato Jason Atherton, che serve i suoi piatti nel distretto finanziario di Londra.

Di questo particolare sapore italiano sembra proprio che i palati stranieri non possano più a fare a meno. E a dimostrarlo è il fatto che, entro l’anno prossimo, è previsto il lancio sul mercato Usa di un primo piatto di pasta già pronto e condito proprio con la ‘nduja. E di recente è stata prodotta una versione americana del condimento calabrese, realizzata nell’Iowa dall’azienda italo-americana La Quercia.

Ma di cosa si tratta? La 'nduja calabrese è un singolare insaccato molto saporito, che lontanamente ricorda il salame di trippa francese detto andouille e la sobrasada, la tipica soppressata spagnola. Originaria delle zone del Monte Poro, in Calabria, precisamente di Spilinga, paese tra l’Altopiano di Poro e Tropea, la 'nduja è nata come prodotto povero, realizzato in passato dai contadini per non sprecare le rimanenze di carne suina. Infatti l'insaccato è composto da carni di diversi tagli, di solito i meno pregiati, come fegato, lardo, polmone, triturati e insaccati in un budello animale. A conferire il particolare sapore è il peperoncino calabrese che viene utilizzato per aromatizzare l'impasto.

Dopo la preparazione, segue un’affumicatura con legna resinosa e aromatica. La stagionatura dura dai 6 mesi ai 2 anni, ma l'insaccato può essere conservato anche per un anno, acquisendo sempre maggior sapore con il passare del tempo. La sua versatilità è il suo pregio: se utilizzata in un piatto o su un alimento caldi, il calore consente al grasso di sciogliersi e al peperoncino di sprigionare tutto il suo aroma. Irresistibile: direbbero in molti.








martedì 20 dicembre 2016

Il Presepe di San Giorgio Morgeto

Il Presepe a San Giorgio Morgeto è una tradizione che si rinnova ogni anno nel periodo Natalizio  

L’originalità di questa manifestazione sta nella riproposizione degli antichi mestieri che per molti secoli hanno animato i nostri borghi. Cestai, fabbri, stagnini, panettieri, sarte, ricamatrici, boscaioli, vinai, sono personificati dalla genuinità dei Bambini che, proprio nel periodo natalizio, elevano un messaggio di pace e amore per il mondo intero. Ogni anno la manifestazione è organizzata all’interno del Centro Storico Sangiorgese in cui le tipiche viuzze con i suoi “baghari” , dal greco baharos che vuol dire “cunicolo stretto”, e gli antichi palazzi medioevali con i portali bugnati, fanno immergere il visitatore in un ambiente magico pieno di suggestione e di memoria storica. Ormai da 13 anni questo appuntamento riveste nel territorio reggino e regionale un momento di grande felicità e di spensieratezza assoluta: immergersi per un paio d’ore nel passato vuol dire ricordare i tanti sacrifici dei nostri padri insegnando ai nostri bambini le loro origini.

Tale manifestazione è altrettanto importante per far conoscere ai turisti l’immenso patrimonio artistico e storico della nostra cittadina facente parte del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Ovviamente questa manifestazione ha un impatto positivo economico di lungo periodo sul Nostro Paese. Infatti tutti gli artigiani e operatori economici, di anno in anno preparano e creano i propri prodotti, proprio per esporli durante questa manifestazione. La promozione di tali prodotti implica la conoscenza di tale eccellenze che verranno richieste in seguito garantendo ai nostri artigiani lavoro per i mesi a venire. Uno strumento di efficacia utilizzato dalla Pro Loco Morgetia come metro di valutazione per il successo dell’iniziativa è proprio la voglia degli artigiani e degli operatori turistici sangiorgesi che ci invogliano nell'organizzare tale manifestazione. Il Centro Storico Sangiorgese, nei giorni della manifestazione, è praticamente invaso dai visitatori.
La notte che si alterna al giorno, il rumore dell’acqua che scorre e spezza un paesaggio fatto di luci, case e statuine che si muovono, l’atmosfera natalizia ritorna grazie al presepe movimentato originario della tradizione di San Giorgio Morgeto. 
E’ nel 1985 che ebbe inizio il ciclo evolutivo che fa di questo presepe un esemplare di assoluta originalità. Fu proprio in quest’anno infatti che si svolse un processo di “dinamicizzazione” caratterizzato dall'adozione di giunture a snodo per tutte le articolazioni della figura di legno e, successivamente, dall'applicazione sia della testa che degli arti, sempre scolpiti in legno ma in pezzi distinti, su un manichino ottenuto avvolgendo della stoppa attorno ad un'anima di fil di ferro. Ciò permise di mutare all'infinito la composizione del presepe pur adoperando gli stessi pastori, cui veniva impresso, nei limiti imposti dalle sue caratteristiche, un atteggiamento funzionale all'equilibrio ed al movimento della scena.
Il Presepe rimarrà aperto aperto dal 18 dicembre al 8 gennaio 2017 dalle ore 16,00 alle ore 20,00 nei festivi aperto dalle ore 10,00






domenica 18 dicembre 2016

Calabria

Calabria
(Francesco Jerace - Allegoria)
"La Calabria sembra essere stata creata da un Dio capriccioso che, dopo aver creato diversi mondi, si è divertito a mescolarli insieme." 

Terra aspra, forte e di rudi contrasti, la Calabria rivela mille facce. Non solo acque limpide e trasparenti, spiagge di sabbia quasi desertica e scogliere, cibi succulenti, ma anche montagne e foreste maestose, fiumare, ampie vallate ed aree archeologiche che rievocano la sua storia e i popoli (Greci, Romani, Arabi, Normanni, Angioini, Borboni, Spagnoli, Francesi) che qui hanno vissuto influenzandone l'anima e dando vita a quella ineguagliabile polifonia culturale che contraddistingue il territorio calabrese, non senza ambiguità e contraddizioni. Vasto e ricco è il patrimonio materiale e immateriale di questa regione: dai maestosi Bronzi di Riace alle tele di Mattia Preti, dalle vaste aree archeologiche alle opere di Francesco Jerace, Vincenzo Morani, dagli incantevoli centri storici ai luoghi della cultura, dall'arte della ceramica agli oggetti in rame, dalla scultura in legno ai filati, dai cortei storici agli antichi cerimoniali religiosi, senza dimenticare le suggestive rievocazioni storiche e le imperdibili sagre.
Non solo mare. Il valore naturalistico di un territorio che ha da offrire molto è testimoniato dall'istituzione  dei tre parchi nazionali del Pollino, della Sila e dell' Aspromonte.