Armonie d'Arte e la Calabria
migliore
Da metà luglio Lemper, Pontes, lirica e omaggio a Pina
Bausch
Raccontare la bellezza declinandola
tra i tesori architettonici dell'antichità in cui si muovono artisti
straordinari e mostrare la voglia di riscatto della Calabria migliore. Punta a
questi due obiettivi il Festival Armonie d'Arte che dal 15 luglio al 15 settembre
si dipanerà tra il Parco Nazionale di Scolacium a Borgia, il parco archeologico
di Locri, il Teatro Politeama di Catanzaro e il Museo Musaba di Mammola.
Marlene Dietrich narrata da Ute Lemper, il fado struggente di Dulce Pontes, una
intera settimana dedicata al ricordo di Pina Bausch, due opere liriche - Tosca
e I Pagliacci - messe in scena all'aperto, la celebrazione dei Pink Floyd con
"Shine" sono i pezzi da novanta della rassegna ideata e diretta da
Chiara Giordano, con il supporto di Mibac, Regione Calabria e altre istituzioni
pubbliche e private. Il cartellone della 19/a edizione - con 50 spettacoli e
attività collaterali - è decisamente improntato "al femminile" ma
punta a far coincidere "il profilo internazionale con l'esigenza di
valorizzare le risorse del territorio".
"E' un momento molto importante della Calabria - ha
detto Giordano presentando alla Camera dei deputati il programma - in quel
Mediterraneo antico, matrice nobile del mondo occidentale.
Con questo festival vuole raccontarsi all'Italia, coniugando
l'arte contemporanea con la storia e la mitologia, stimolando la creatività
culturale, cercando di rappresentare quel sud positivo che può essere il motore
per l'intero paese". Negli anni scorsi "Armonie dell'arte" ha
ospitato artisti prestigiosi, da Riccardo Muti a Zubin Mehta, Lorin Maazel,
Josè Carreras, Pat Metheny, Lindsay Kemp, Stefano Bollani, Caetano Veloso, Chik
Corea, Uto Ughi e molti altri. "La questione culturale - osserva la
direttrice artistica - è una sfida che bisogna cercare di vincere per colmare
le disarmonie del nostro tempo. Il festival e i suoi luoghi sono forieri di
positività condivisa e utile".
Nel ricco calendario di offerte spicca la prima esecuzione
italiana di "Since she" di Dimitris Papaioannou con il Tanztheater
Wuppertal Pina Bausch (il 13 settembre a Catanzaro, con repliche il 14 e 15)
nella settimana di omaggio alla grande ballerina e coreografa a dieci anni
dalla morte. Un tributo che si svilupperà con workshop, incontri, mostre,
dibattiti, proiezioni, performance. Il fulcro del Festival resta il Parco
archeologico Scolacium a Roccelletta di Borgia (Catanzaro), luogo di
straordinaria suggestione paesaggistica e importante valore monumentale, in un
vasto uliveto su una collina che digrada verso il mare ad appena duecento metri
in linea d'aria.
Quest'anno il controtema sarà "Sitos & Food, Anima
Mundi", proporre il cibo come alimento per lo spirito e per il corpo.
"La mela, con la sua potente valenza simbolica - spiega
Giordano - ne esprime sintesi e immagine. Il 'cibo' sarà un lieve contro canto
che, attraverso testi, degustazioni a tema, incontri, ricettari d'epoca,
accompagnerà le performance di musica, danza, teatro". Apre il festival
Ute Lemper il 20 luglio a Locri (Rc), una scelta voluta "quale gesto etico
di valorizzazione di un luogo troppo spesso indicato solo come simbolo di
criticità". Il 26 luglio al Parco Scolacium sarà la volta della
cantautrice portoghese Dulce Pontes con il suo ensemble. Il 2 agosto nello
stesso sito arriverà Shine, lo spettacolo dedicato alla luna (nei cinquant'anni
dell'allunaggio) e ai Pink Floyd del coreografo russo-belga Micha van Hoeche,
con le musiche dal vivo dei Pink Floyd Legend. Il festival produce in prima
assoluta, con un cast internazionale di voci, I Pagliacci di Leoncavallo (il 9
agosto) e Tosca di Puccini (il 23). Il pacchetto di iniziative messe insieme
per Il Festival si conferma, dunque, una ricerca di armonia delle arti "in
una Calabria che prova a rialzare la testa per dimostrare che non cede alla
rassegnazione".