venerdì 22 dicembre 2017

Sino al 22 Feb "Mutazioni/in nome bellezza" a Cosenza



A Cosenza "mutazioni/in nome bellezza"
Fino al 22/2 evento arte e cultura curato da Fernando Miglietta

Dopo l'evento al MAXXI di Roma, il tour "in nome della bellezza", promosso in occasione del ventennale della nascita (1997-2017) dell'Istituto di ricerca urbana Abitacolo, fa tappa a Cosenza, con l'apertura, in anteprima nazionale, della mostra "mutazioni/In nome della bellezza", a cura di Fernando Miglietta.


    La mostra, ospitata negli spazi della Provincia di Cosenza in Corso Telesio 17, sarà inaugurata alla presenza, fra gli altri, del sottosegretario ai Beni culturali Dorina Bianchi, del presidente della Regione Mario Oliverio, del presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci e del sindaco della città, Mario Occhiuto, e rimarrà a disposizione del pubblico fino al prossimo 22 febbraio.
    "Un evento unico che propone - come afferma il curatore Fernando Miglietta - 'Opere e Pensieri sul tema della bellezza' realizzati dai maggiori protagonisti dell'arte, dell' architettura e della cultura italiana che hanno prodotto per l'occasione non solo un'opera creativa ma anche un testo letterario su come hanno incontrato e vissuto l'esperienza della bellezza come forma della natura, della cultura e della storia.
    Tanti modi diversi di guardare alle molteplici forme della bellezza contemporanea, dall'arte alla città, al paesaggio, all'estetica della globalizzazione. Una ricerca della bellezza tra segni e utopie, la bellezza sognata, cercata, delusa".
    In mostra dagli architetti e teorici, figure centrali del dibattito architettonico internazionale, come Paolo Portoghesi e Franco Purini, al maestro del design internazionale e teorico Alessandro Mendini, a Riccardo Dalisi, protagonista del design, le cui opere sono in permanenza a Parigi, al Centro Pompidou, all'artista e designer architetto e ricercatore nella grande area dei sistemi di comunicazione Ugo La Pietra, all'artista-architetto Giangiacomo d'Ardia, a Francesca Storaro magica interprete del linguaggio della luce, impegnata da sempre a illuminare la bellezza dei nostri monumenti, al maestro della cinematografia Vittorio Storaro (tre Premi Oscar), al regista Italo Moscati impegnato a riscoprire la cultura della bellezza del nostro paese, a Giosetta Fioroni nota fin dagli anni cinquanta, grande amore di Goffredo Parisi, unica donna della scuola di Piazza del Popolo, che ci fa riflettere sulla bellezza dei difetti, al maestro dell'arte astratta Achille Perilli, cofondatore dell'avanguardia artistica Gruppo Forma 1, a Concetto Pozzati interprete dell'indicibile e dell'invisibile che ci racconta la bellezza della perdita.
    E ancora, grandi protagonisti dell'arte italiana come Pablo Echaurren , Armando Marrocco, Luca Maria Patella, Franco Summa, Dario Passi, Giovanna De Sanctis Ricciardone; e infine, teorici e critici, come il teorico e filosofo dell'estetica moderna e contemporanea Gillo Dorfles, il critico Renato Barilli, il critico di architettura Giorgio Muratore,con una finestra sulla Bellezza di Roma e sui mostri metropolitani sempre in agguato sulla città eterna, lo storico dell'arte Gianni Contessi, l'urbanista Marco Romano che ci parla delle bellezza delle città, l'archeologo Pier Giovanni Guzzo, che si sofferma sulla bellezza sommersa delle città sepolte della Magna Graecia, e tanti altri protagonisti della cultura italiana del XX e XXI secolo.
    "In nome della bellezza" è un evento itinerante promosso dall'Istituto Internazionale di ricerca Abitacolo in collaborazione con l'Archivio Miglietta e la rivista Abitacolo Forme e Linguaggi del contemporaneo.

mercoledì 20 dicembre 2017

Mostra a Crotone Annibale e il tempio di Hera Lacinia



Annibale e il tempio di Hera Lacinia In esposizione a Crotone immagini e citazioni storici antichi
Far rivivere la grande impresa del condottiero cartaginese fino al suo arrivo al santuario di Hera Lacinia a Crotone, da dove si imbarcò per ritornare in Africa e poi essere definitivamente sconfitto a Zama. È questo l'obiettivo della mostra "Annibale. La fine di un viaggio" aperta al Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna e che potrà essere visitata fino al 31 marzo 2018.

Capo Colonna - Crotone

    L'evento, promosso dal Polo museale della Calabria, gode del finanziamento della Regione Calabria nell'ambito del bando Por Eventi culturali 2017 e traspone in Calabria la mostra già presentata nel Castello Svevo di Barletta tra agosto 2016 e febbraio 2017.
    A guidare i visitatori, pannelli didattici realizzati come una sorta di diario di viaggio con appunti, immagini e citazioni di storici antichi e contemporanei, che si alternano ai reperti archeologici. Particolarmente suggestiva, la proiezione che anima la sala multimediale del Museo, per una suggestiva esperienza di totale immersione nella narrazione dell'epica impresa. La mostra approfondisce le vicende del territorio in quell'epoca, evidenziando le relazioni intrattenute da Annibale con il popolo brettio, e si svolge sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio del Comune di Crotone, dell'Unical, della Scuola Archeologica Italiana di Cartagine e in collaborazione con il Comune di Barletta e le Provincie di Crotone e Catanzaro. Main sponsor sono Fondazione Carical e F.C.Crotone che promuove l'iniziativa anche nelle città delle squadre di calcio che giocheranno sul campo dell'Ezio Scida.
    Realizzato per la mostra dal maestro orafo Gerardo Sacco un gioiello messo all'asta, il cui ricavato sarà devoluto al Museo per la realizzazione di iniziative culturali oltre che per il suo funzionamento.

lunedì 11 dicembre 2017

Eccellente nuova scoperta alla Cattolica di Stilo

Nuova scoperta in Cattolica Stilo
Venuta alla luce durante ultimi restauri dell'interno.
La Cattolica di Stilo 

Nuove scoperte nella Cattolica di Stilo. Nel corso della campagna di ricerche fatta da Elia Fiorenza, studioso della Calabria Bizantina e Medievale, è stata interpretata un'iscrizione finora sconosciuta, apparsa negli ultimi restauri. "Dopo analisi fotogrammetriche - dice lo studioso - e mediante l'ausilio di strumenti fotografici di altissima precisione è riaffiorata un'importante epigrafe dedicatoria che non è stata finora studiata, mai interpretata, sia per la grande difficoltà dei caratteri (spesso abbreviati), sia per il pessimo stato di conservazione". Per Fiorenza "le iscrizioni vanno ascritte al primo XV secolo e si trovano al di sopra di un 'misterioso omino', nell'atto di rivolgere la sua prece al santo Giovanni il precursore. Lo studio comparativo dell'iscrizione greca del cartiglio è l'unica via per sperare di riuscire a leggere almeno parte del 'fumetto'. La preghiera narra: 'Ricordati, o Signore del tuo servo Giovanni e con il cuore, perdona i suoi peccati'".