giovedì 30 marzo 2017

Monitoraggio ARPACAL radon in grotte


L'Arpacal da il via monitoraggio radon in grotte, l'Iniziativa insieme Soccorso alpino per valutare presenza del gas.
“Grotta del Cuore di Zeus” dove nel sottosuolo si incontrano mitologia e geologia.
Un vero museo naturale 
Sono circa quattrocento le cavità censite dal Catasto Grotte della Calabria, alcune delle quali hanno uno sviluppo di poche decine di metri mentre altre sono profonde diversi chilometri.

    In questi ambienti naturali, presenti sull'intero territorio regionale, l'Arpacal ha avviato dal 2015 una campagna di monitoraggio in collaborazione con l'INAIL  ed il Ministero della Salute per valutare la propagazione e l'accumulo del radon, gas nobile radioattivo di origine naturale. Adesso l'Agenzia, assieme al Soccorso alpino e speleologico calabrese, realizzerà una ricerca sperimentale per studiare le condizioni in cui si potrebbero accumulare sacche di radon nel sottosuolo. L'Arpacal, così, aggiungerà altri dati alle informazioni, acquisite o in fase di acquisizione nel territorio riguardanti le misurazioni di radon negli ambienti di vita come le scuole, le abitazioni private, gli edifici pubblici e luoghi di lavoro, ed anche nel suolo e nell'acqua.

sabato 25 marzo 2017

Cosa visitare in Calabria per le giornate FAI

I siti in Calabria per le Giornate Fai
Sette indicati tra più interessanti, iniziativa il 25 e 26 marzo
Sono sette i siti in Calabria che il Fondo ambiente italiano indica tra i più interessanti per la celebrazione delle "Giornate Fai di primavera", iniziativa giunta alla venticinquesima edizione, in programma il 25 e 26 marzo. I siti indicati dal Fai sono la città bizantina di Rossano, la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo a Civita, il Belvedere di Civita, la Cavalcata di Santa Anastasia a Santa Severina, il Forte Siacci a Campo Calabro, il Castello Lamberti a Stignano ed il Quartiere Romano, che comprende Le Terme, Le Domus ed I Mosaici, a Vibo Valentia.

Forte Siacci a Campo Calabro (RC)
    Le altre località scelte per lo svolgimento dell'iniziativa sono Catanzaro, Soverato, Spezzano della Sila, Crotone, Bova e Placanica.
    Le Giornate Fai sono aperte a tutti, "ma un trattamento di favore - è detto in un comunicato - é riservato agli iscritti al Fondo ambiente italiano ed a chi si iscrive durante le stesse Giornate. A loro saranno dedicate visite esclusive, corsie preferenziali ed eventi speciali".

giovedì 23 marzo 2017

Migrazioni e diritti umani al Festival Myart

Aperte iscrizioni al film festival Myart
Tema incentrato su Mediterraneo, migrazioni e diritti umani
 Si sono aperte nei giorni scorsi e si chiuderanno il 31 marzo le iscrizioni al "MYArt", il Film Festival organizzato in Calabria dall'associazione culturale multietnica "La Kasbah" di Cosenza e dalla giovane casa di produzione cinematografica Lago Film di Cosenza che avrà luogo a Cosenza dal 28 al 30 aprile. 
migrante aggrappato alla barca
L'iniziativa ha il sostegno di Provincia e Comune di Cosenza; del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar); della Fondazione Migrantes e della Fondazione Calabria Film Commission. In giuria il documentarista Gianfranco Pannone, il produttore cinematografico Mario Mazzarotto, il regista calabrese Fabio Mollo, l'operatore culturale Giuseppe Scarpelli.

monumento dedicato ai migranti - Mediterraneo 
Il tema al centro del festival è il Mediterraneo, le migrazioni e i diritti umani e affida alla Calabria il ruolo di terra di mezzo tra le diverse sponde del Mare Nostrum. Un ruolo che, come testimoniano le cronache degli ultimi dieci anni, è divenuto centrale nelle rotte migratorie che attraversano queste acque.

sabato 18 marzo 2017

Sui Litorali Calabresi 18 Mila ritrovamenti di rifiuti in mare

Rifiuti in mare, 18Mila ritrovamenti.

Questi i risultati del monitoraggio biennale sui litorali dello Jonio e del Tirreno  Calabrese.
Rifiuti spiaggiati

E' quella tirrenica, con 11.502 ritrovamenti a fronte dei 5.882 della jonica, la costa di mare calabrese più soggetta alla presenza di rifiuti spiaggiati. E' quanto emerge dai risultati del monitoraggio realizzato da Arpacal. La maggior parte di questi rifiuti - rispettivamente il 90% sul Tirreno ed il 76% sullo Jonio - sono di materiale plastico e, in particolar modo, buste per la spesa, buste per l'immondizia, ma anche cannucce, posate e piatti di plastica, anelli di plastica di tappi di bottiglia e lattine, e diversi tipi di contenitori per alimenti.
    Il monitoraggio è stato effettuato nell'ambito del programma guidato dal Ministero dell'Ambiente e reso operativo dalle Arpa italiane in ottemperanza di quanto disposto dall'Unione Europea con la direttiva denominata Marine Strategy Framework Directive (Msfd). L'obiettivo finale delle attività è quello di minimizzare la quantità di rifiuti spiaggiati per ridurre gli effetti negativi sull'ambiente e le ricadute economiche e sociali.

domenica 12 marzo 2017

Riaperto il Parco Archeologico dei Tauriani


Il parco archeologico dei Tauriani "Antonio De Salvo" è ubicato a Palmi, nella zona in cui anticamente sorgeva l'antica città di Tauriana (o Taureanum).
Il parco è intitolato ad Antonio De Salvo (Palmi, 25 giugno 1851 - 20 gennaio 1924), medico chirurgo grazie al quale si devono, nel XIX secolo, le prime scoperte archeologiche sull'antica città bruzia e romana di Tauriana.
Capanne età del bronzo Taureana 
Nel 1885, in occasione della costruzione del ponte sul fiume Petrace della Ferrovia Gioia Tauro-Palmi-Sinopoli, il De Salvo scoprì materiali dell'età neolitica mentre, nel 1900, scoprì ed illustrò armi e suppellettili della prima età del ferro, rinvenuti presso la zona denominata Ponte Vecchio. 
Torre all'interno del parco archeologico
Nel 1906 venne nominato ispettore onorario per le antichità e belle arti del Circondario di Palmi.
Le sue opere principali, in materia archeologica, sono Notizie storiche e topografiche intorno Metauria e Tauriana, edito a Napoli nel 1886, e Ricerche e studi storici intorno a Palmi, Seminara e Gioia-Tauro, edito anch'esso a Napoli nel 1899.
percorso parco archeologico 
Il parco, con i suoi attuali tre ettari di estensione, occupa la parte centrale di un pianoro dominante la costa Viola. È stato realizzato con fondi APQ Beni culturali Calabria e con un finanziamento dell'Amministrazione provinciale di Reggio Calabria ed inaugurato il 17 settembre 2011.
Il Parco Archeologico dei Tauriani "A. De Salvo" a Palmi: è stato inaugurato sabato 11 marzo 2017 con il nuovo percorso e la riqualificazione dopo l'incendio doloso del 2014, dopo la chiusura durante la quale sono stati portati a termine i lavori di completamento per una migliore fruizione e valorizzazione dell'area archeologica, grazie a fondi POR (programmi operativi regionali) Calabria gestiti dal Segretariato Regionale del Mibact per la Calabria.
Oltre alla grande novità di un nuovo percorso che collega il Parco con il complesso di San Fantino, lungo il costone roccioso con una vista mozzafiato, sono stati effettuati interventi di scavo archeologico nell'area dell'edificio per spettacoli, interventi di consolidamento e restauro di alcune strutture più a rischio. Il tutto è stato dotato di impianti di illuminazione e di videosorveglianza.
È stato infine riposizionato il locale per l'accoglienza dei visitatori distrutto da un incendio doloso nel 2014.
Il Parco archeologico dei Tauriani "Antonio De Salvo" si trova nella zona in cui anticamente sorgeva l'antica città di Tauriana, occupa la parte centrale di un pianoro dominante la costa Viola Costa, splendido tratto della costa meridionale tirrenica calabrese.
Le strutture rinvenute ed evidenziate all'interno del parco sono resti di capanne di un villaggio dell'età del bronzo, attivo per circa mille anni a partire da 4.000 anni fa; architetture pubbliche, sacre e private come la "casa del Mosaico" che fa parte del quartiere abitativo brettio-romano (I secolo a.C.); il "santuario urbano", meglio conosciuto come la "casa di Donna Canfora"; una strada romana con pavimentazione in basoli di dura pietra locale, dalla quale si accedeva alle gradinate dell’ edificio per spettacoli e che conduceva alla via Popilia, importante asse viario tra Reggio Calabria e Capua-Roma; un anfiteatro con una capienza  di circa 3.000 spettatori dove avvenivano combattimenti, giochi e rappresentazioni teatrali.


venerdì 10 marzo 2017

Valli Cupe (SERSALE - CZ) diventano Riserva regionale

Istituita con Legge Regionale Valli Cupe a Sersale e Zagarise  meta ogni anno migliaia visitatori.  
E' diventata Riserva naturale regionale l'area delle Valli Cupe, quell'impasto di natura e paesaggio d'impronte spiccatamente mediterranea che il naturalista belga John Bouquet definì come "Il segreto meglio custodito d'Europa". Un traguardo importante - sancito dall'approvazione alla unanimità della legge istitutiva in Consiglio regionale della Calabria, promulgata dal presidente della Regione, Mario Oliverio - per l'area territoriale che tra incantevoli cascate immerse in luoghi incontaminati, canyon che celano tesori di biodiversità inaspettati, viste mozzafiato su gole e dirupi, alberi secolari e autentiche rarità botaniche e non solo, da anni catalizza l'interesse e l'attenzione di moltitudini di turisti e appassionati. Un itinerario autenticamente alternativo, a metà strada tra la costa Jonica e le prime pendici della Sila catanzarese, siamo tra i comuni di Sersale e Zagarise, a poca distanza anche dal capoluogo, dove domina l'incanto della natura selvaggia e lussureggiante che si fonde con tracce e monoliti che rimandano ad un passato anche remotissimo e denso di eventi. Così la vista si perde tra un canyon lungo dodici chilometri (per quattro ore circa di cammino), e ben 101 cascate, nessuna delle quali è uguale all'altra, scoperte e catalogate una ad una: dall' Infernaccio, al Campanaro, dal Crocchio all'Aquila delle Grotte.
Cascate della Riserva "Valli Cupe" 
    Qui, tra villaggi dimenticati (Barbaro, già fiorente comunità annientata dalla pestilenza)e i ruderi della città settecentesca di Marcaglione, miseramente abbandonata, rivivono e s' intrecciano frammenti di leggenda e tasselli di storia che rimandano dapprima alla presenza vivificante dei monaci basiliani (furono loro a introdurre alcune piante sconosciute) e quindi a un'epoca relativamente più recente, contraddistinta dal fenomeno del brigantaggio.
Valli Cupe - Sersale - Zagarise (CZ)
    A caratterizzare l'"appeal" ormai indiscusso e consolidato della riserva Valli Cupe (la terza a carattere regionale dopo quelle della Foce del Crati e di Tarsia) è la possibilità di uscire fuori dai circuiti tradizionali e di legare il mare ai monti (in tempi ulteriormente ridotti grazie alle migliorate vie di comunicazione stradale) all'insegna del trekking, a piedi o a dorso d'asino con sullo sfondo la bellezza di autentici tesori naturalistici. Una sorta di piccolo miracolo per questo vero e proprio scrigno di biodiversità che si rinnova di stagione in stagione compiuto grazie all'opera instancabile del botanico Carmine Lupia e dei soci della cooperativa Segreti Mediterranei di Sersale.

mercoledì 8 marzo 2017

Applicazione Virtuale strutture Greco - Romane dell'Antica LOCRI

Applicazione per visita virtuale a Teatro Locri, strutture greco-romane ricostruite in modello digitale.
Rivivere, attraverso la realtà virtuale e l'uso delle tecnologie digitali, tutta la magnificenza del teatro greco-romano di Lokroi, l'antica Locri, con un semplice click su smartphone e tablet. E' quanto consentirà, a breve, un'applicazione interattiva realizzata per rendere possibile una visita, in Real Time e VR, all'interno della struttura archeologica locrese ricostruita in modello digitale.
L'app è stata presentata il 7 marzo dai sindaci di Locri e Portigliola, Giovanni Calabrese e Rocco Luglio, dalla direttrice del Museo e del Parco archeologico di Locri, Rossella Agostino, e dalla fondatrice della digi.Art Servizi digitali per l'Arte, Rosanna Pesce, che ne ha curato la realizzazione tecnica.

Le strutture del Teatro greco-romano sono state ricostruite in un modello digitale interattivo in cui sarà possibile compiere una visita completa. Si potrà, inoltre, aprire il "Velario" che svolgeva la funzione di proteggere il pubblico dal sole, oppure attivare i meccanismi, nascosti sotto la "Scena", collegati alle scenografie mobili che accompagnavano le rappresentazioni che si svolgevano nel teatro. E ancora sarà possibile interagire con i personaggi presenti nella struttura per avere ulteriori informazioni sulla storia e sulle caratteristiche costruttive dell'opera.
    La realizzazione del modello digitale del Teatro greco-romano è stata resa possibile grazie alla consulenza scientifica dell'archeologa Simona Accardo e alla supervisione di Rossella Agostino che, come funzionario del Mibact, ha il compito istituzionale della tutela e della valorizzazione del Bene archeologico, oltre che di Rosanna Pesce.
    "Le tecnologie digitali studiate ed applicate per consentire il miglioramento della fruizione di un bene culturale da parte del pubblico - ha detto Rosanna Pesce - costituiscono il progresso di cui c'è bisogno. L'applicazione in realtà virtuale per la visita immersiva al Teatro Greco-Romano è stata sviluppata partendo da questo pensiero e contribuisce alla conoscenza della storia del territorio in cui viviamo per amplificare la percezione delle potenzialità che il patrimonio culturale possiede e concretizzare l'idea che dai beni culturali si possa dar vita all'economia della cultura".
    L'applicazione è disponibile in download gratuito su Google Play e Apple Store digitando la ricerca Teatro Greco oppure Teatro Greco-Romano di Lokroi.


martedì 7 marzo 2017

All'UNICAL di Cosenza mostra itinerante Earth due parole sul futuro

E' stata inaugurata nell'Università della Calabria l'installazione "Earth due parole sul futuro", creata da Ornella Ricca e Pietro Spagnoli.
L' Opera esposta è progetto itinerante della Settimana del Pianeta Terra
Earth due parole sul futuro - Opera di Ornella Ricci e Pietro Spagnoli 
L'opera, ospitata nei locali del museo di paleontologia fino al 24 marzo, è un progetto itinerante nato nell'ambito della Settimana del Pianeta Terra. "Questa iniziativa - hanno spiegato gli ideatori - vuole contribuire a creare attenzione e magari riflessioni e dialoghi sui temi che riguardano il Pianeta Terra.

Abbiamo preso spunto dall'uso che si faceva degli ostraka nella Grecia antica".L'installazione - nel suo complesso - è studiata come una piazza aperta, dove la luce e l'ombra, il pieno e il vuoto, le parole e il silenzio, dialogano in un equilibrio variabile.    All'inaugurazione hanno partecipato il rettore Gino Mirocle Crisci e direttrice del museo di Museo di Paleontologia dell' Unical, Adelaide

Posizione in bassa classifica della Calabria solo 32 Sindache, il 18,5%

In Calabria l'8 Marzo Le sindache che festeggeranno sono 32, il 18,5%
Ricerca: consigliere pari al 22%, presidenti assemblee il 31,3%
Sono trentadue le sindache in carica in Calabria, su 377 primi cittadini totali, per una percentuale del 8,5% che vale alla regione il 17/mo posto nella classifica nazionale dei sindaci donna. A rivelarlo sono i dati della ricerca "Le donne amministratrici La rappresentanza di genere nelle amministrazioni comunali" condotta dall' Anci elaborando i dati del ministero dell'Interno.
La Mimosa simbolo della festa delle donne 
La Calabria si posizione nella parte bassa della classifica sia per la carica di primo cittadino sia per quella di vicesindaco (Ventesima posizione) essendo 34 su un totale di 219 pari al 15,5% delle vice sindache. Migliora il dato relativo agli assessori: sono 286 le donne che rivestono tale carica su un totale di 807 (18/ma posizione a livello nazionale). I consiglieri comunali donna sono 644 su 2.923, vale a dire il 22% del totale (19/ma) posizione nazionale. Buona posizione per i presidenti donna dei Consigli Comunali: sono 26 su 83, ovvero il 31,3% del totale, quinta posizione in classifica nazionale.

sabato 4 marzo 2017

Il Premio Tramonte e Cristiano per la Legalità intitolati a netturbini uccisi nel 1991

Il Premio Legalità: Tramonte e Cristiano è stato intitolato per il 2017  ai netturbini uccisi in agguato 'ndrangheta nel 1991.
Il coordinamento di Libera Catanzaro, l'Unipol e la casa editrice Rubbettino istituiscono, anche quest'anno il "Premio Tramonte" ed il "Premio Cristiano".
    I riconoscimenti sono intitolati a Francesco Tramonte e Pasquale Cristiano, i netturbini uccisi nel 1991 in un agguato mentre stavano lavorando a Lamezia. "Vittime innocenti di mafia - afferma Libera, fondata da don Luigi Ciotti - mentre stavano lavorando senza che, ancora oggi, siano stati individuati i responsabili".
Don Luigi Ciotti - Associazione Libera
    Il "Premio Cristiano" è riservato agli studenti/classi delle scuole secondarie di primo e secondo grado della provincia di Catanzaro che hanno aderito negli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017 ai percorsi formativi relativi alle attività principali di Libera, sul territorio, mentre al "Premio Francesco Tramonte" possono partecipare giovani laureati in un'università italiana nati o residenti in Calabria che abbiano discusso una tesi di laurea sul tema della legalità, tra il 30 aprile del 2015 e il 30 marzo del 2017.
 

venerdì 3 marzo 2017

La Calabria sarà premiata il 14 Marzo alla cultura del paesaggio (Scuole primarie e secondarie)

La Calabria sarà premiata il 14 marzo dal Ministro Franceschini per la Giornata paesaggio, un riconoscimento grazie a programma scuole primarie e secondarie.


La Calabria, grazie al "Programma per la diffusione nelle scuole primarie e secondarie della cultura del Paesaggio e dell'identità dei paesaggi calabresi", il 14 marzo sarà tra i protagonisti della cerimonia, alla presenza del ministro Dario Franceschini, del premio Paesaggio Italiano nell'ambito della Giornata nazionale del paesaggio, istituita dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per promuovere la cultura paesaggistica come valore identitario italiano. Il progetto ha promosso la sostenibilità delle città e dei paesaggi rivolgendo particolare attenzione al rapporto esistente tra i diritti dell'infanzia, contesto urbano, paesaggio, sviluppo e ambiente, come previsto dalla Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia fino alla Carta di Lipsia sulle città europee sostenibili. Inoltre ha favorito la partecipazione dei cittadini all'elaborazione del Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico, dimostrando come la pianificazione territoriale abbia ricadute sulla vita della comunità.

mercoledì 1 marzo 2017

Casole Bruzio si conferma anche quest'anno il comune più riciclone della Calabria

Casole Bruzio si conferma anche quest'anno il comune più riciclone della Calabria, con una percentuale di raccolta differenziata pari all'87,6%. E' quanto emerge dai dati del Rapporto di Legambiente presentati oggi a Paola in occasione dell'arrivo del Treno Verde.
    Sempre in provincia di Cosenza, seguono Pietrafitta (82,1%), Trenta (81,8%), San Benedetto Ullano (81,3%), San Vincenzo La Costa (79,0%), Castrolibero (78,2%), Pedace (77,6%), Cropalati.
    Raggiunge il 66,5% Villa San Giovanni, nel reggino. Tra le province più virtuose, continua a rimanere in testa Cosenza con il 35,6% (24,95% nel 2014), seguita da Catanzaro con 22,2% (16,2% nel 2014) e Vibo Valentia con 18,5% (15,2% nell'anno precedente). Reggio Calabria ottiene l'11,5% (11,34% nel 2014) e Crotone con l'11,9% (9,97% nel 2014).
Casole in provincia di Cosenza 

    La Calabria, nel suo complesso, segna un +7,08 % di raccolta differenziata, passando dal 17,26% del 2014 al 24,34% del 2015.
In Calabria, nonostante la fine della gestione commissariale, il problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani è tutt’altro che risolto. Sebbene a macchia di leopardo, l’emergenza tocca ancora molte aree della regione e molto c’è ancora da fare per riorganizzare il comparto secondo canoni di efficienza, economicità e sostenibilità ambientale. Nondimeno, esistono, con diverse gradazioni da una provincia all’altra, isole felici dove, a prescindere dalle carenze strutturali che il comparto presenta su scala regionale, si sperimentano, da anni ormai, buone pratiche nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Lo dicono, anche quest’anno, le classifiche di Legambiente, stilate sulla base della percentuale di raccolta differenziata (RD) uguale o superiore al 65% e l’indice di buona gestione, che tiene conto di numerosi altri parametri, quali la produzione di rifiuti pro-capite, la modalità di raccolta, la presenza di piattaforme ecologiche in ambito comunale.
Amministratori locali premiati 
I dati relativi alla prima edizione regionale di “Comuni Ricicloni” sono stati comunicati a margine di un dibattito svoltosi lo scorso 11 novembre presso la “Sala Nova” del Palazzo dell’Amministrazione provinciale di Cosenza sul tema “C’è un sud che si muove”, cui ha preso parte, insieme a molti sindaci e rappresentanti  della nota associazione ambientalista, l’assessore regionale all’ambiente Antonietta Rizzo. Nell’occasione sono stati premiati i comuni calabresi con una percentuale di raccolta differenziata superiore al 65%, di cui 10 per il 2014 e 6 per il 2013. Riconoscimenti per i risultati raggiunti sono andati anche ad altri 26 comuni che hanno fatto registrare livelli di raccolta differenziata superiori alla media nazionale, stimata al 42%.
I 10 comuni calabresi più virtuosi (9 in provincia di Cosenza e uno in provincia di Reggio Calabria), tenendo conto anche dell’indice di buona gestione (recupero di materia, riduzione della quantità di rifiuti prodotti, sicurezza dello smaltimento, efficienza del servizio), sono risultati Casole Bruzio, con un punteggio per l’indice di buona gestione pari al 72,7 % e l’89,9% di raccolta differenziata, Pietrafitta (68,1% e 81,2%), Trenta (67,5% e 83,8%) San Vincenzo La Costa (66,7% e 77,6%), San Fili (61,1% e 73,4%), Pedace (61,1% e 72,5%), Saracena (56,1% e 65,5%), Serra Pedace (53,4%  e 68,9%), Zumpano (46,48% e 69%). Al decimo posto, il comune di Roccella Jonica (RC), con indice di 43 e 67,9 % di differenziata.
Per quanto riguarda invece i dati dell’Arpacal relativi all’anno 2013, riferiti nello specifico all’edizione regionale di “Comuni Ricicloni”, a piazzarsi sul podio c’è il comune di Lappano, con il 70,5% di raccolta differenziata. Poi, per la provincia di Cosenza, i comuni di Bocchigliero con il 70,4%, Casole Bruzio col 66,4% e Saracena con il 65,6%. Sopra la media nazionale i comuni  di Tortora, Pietrafitta, San Vincenzo La Costa, Pedace, Malito, Altilia, Castrovillari, Mangone, Serra Pedace, Celico, Parenti, Panettieri, Rose, San Fili, Unione dei Casali, Belsito e Morano Calabro.
Nella provincia di Reggio Calabria il palmares va al comune di Roccella Jonica che ha fatto registrare il 70,4% di raccolta differenziata.  Al secondo posto il comune di Cittanova con il 50,3%. Per la provincia di Catanzaro, invece, al primo posto si piazza il comune di Pianopoli con il 66,7%, seguito dai comuni di Soveria Mannelli (53,6%), Gizzeria (49,5%), Girifalco (48,5%), Martirano Lombardo (45,1%), Isca sullo Ionio (44,5%) e San Pietro a Maida (43,9%), tutti al di sopra della media nazionale. In provincia di Vibo Valentia, infine, nessun “Comune Riciclone”, ma solo due comuni con percentuale di differenziata superiore alla media nazionale, Rombiolo con il 45,4% e Limbadi con il 44,4%. Nessun dato utile, purtroppo, per la provincia di Crotone.
«Comuni Ricicloni – ha dichiarato Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria – rappresenta ormai da oltre vent’anni in Italia, un appuntamento consolidato, a cui aderisce un numero sempre maggiore di Comuni, che vedono nell’iniziativa di Legambiente un importante momento di verifica e di comunicazione degli sforzi compiuti per avviare e consolidare la raccolta differenziata, e più in generale, un sistema integrato di gestione dei propri rifiuti». «É da questa positiva e vincente esperienza –  ha concluso Falcone – che si sono sviluppate nel tempo le edizioni regionali di Comuni Ricicloni di Legambiente, le quali rappresentano la vetrina locale di quell’Italia che aspira all’innovazione e all’efficienza nella raccolta dei rifiuti, la differenziazione delle singole frazioni e il corretto smaltimento e riutilizzo».
   

'Nduja Spilinga vince campionato salame

'Nduja Spilinga vince campionato salame

Primo premio ad artigiano Caccamo,'riconoscimento nostro lavoro'
É stata incoronata migliore 'Nduja in assoluto. Ed è stata insignita sul podio più elevato alla finalissima del Campionato italiano del salame che si è concluso a Minori "Città del Gusto" (Salerno). Quello dell'artigiano della 'Nduja di Spilinga di Luigi Caccamo, è scritto in una nota, "è stato un trionfo all'undicesima edizione del Campionato organizzato dall'Accademia delle 5T (Territorio, Tradizione, Tipicità, Trasparenza, Tracciabilità). "La manifestazione - prosegue la nota - è considerata nel settore la più prestigiosa in Italia ed ha il patrocinio del MIPAAF, di diversi Atenei e dell'Associazione europea delle scuole alberghiere e di turismo". "Sono particolarmente soddisfatto di questo premio - ha detto Caccamo - per il riconoscimento al nostro lavoro ed a tutti i nostri collaboratori. Ci gratifica perché scopo dichiarato dell'importante manifestazione è quello di rendere onore ai salumi non solo più buoni e genuini, ma anche più coerenti con la tradizione del loro territorio".