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venerdì 28 luglio 2023

Il libro "CRISELLA" di Maria Stella LOIACONO

 Nicotera marina: chiacchierata con l’autrice

Nel suo libro “Crisella, odori del passato”, la calabrese Maria Stella Loiacono ha fatto una vera e propria dichiarazione d’amore per la sua terra. Di questo si parlerà, venerdì 4 agosto, durante la serata “Chiacchierata con l’autrice”. A intervistare Maria Stella Loiacono sarà Alessandro Baracchini, giornalista di RaiNews24: sarà una chiacchierata a tutto tondo sul mondo che ruota attorno al libro e alla sua autrice. L’appuntamento è previsto per le ore 19.30 al villaggio La Ginestra di Nicotera Marina. L’ingresso è libero. “Crisella, odori del passato”, edito dalla Fondazione Mario Luzi, è la prima fatica letteraria della docente di lettere calabrese che, in questi mesi, presenterà il libro nella sua terra. Sono previste, infatti, altre tappe oltre quella di Nicotera Marina.


Crisella è una donna, che racconta la sua terra, le credenze, le tradizioni con gli occhi del ricordo e dell’infanzia, sentendo fortemente il senso di appartenenza, l’eredità di un luogo dal passato storico importante, la consapevolezza di essere donna ed il ruolo che la società le ha dato, la forza, la saggezza, in una riflessione che analizza il punto di confine tra superstizione e religione, tra distanze e convergenze, tra morte e vita, lasciando come unico e costante messaggio l’Amore. 


giovedì 23 marzo 2023

Le aperture in Calabria delle giornate FAI di Primavera 2023

 Nel weekend ritornano le "Giornate FAI di Primavera": aperture eccezionali anche in Calabria





 Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche in questa 31ª edizione, la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione sul sito giornatefai.it).

Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di “una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale”. Questa manifestazione, evidenziano “si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di volontari del FAI, affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per “il Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti. Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera”.

Altrettanto largo e trasversale è il ventaglio di luoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi. 

Ecco le aperture e gli itinerari proposti in Calabria

Numerosi le aperture e gli itinerari previsti dal FAI in Calabria per la valorizzazione e conoscenza del territorio caratterizzato da un sorprendente patrimonio ambientale, culturale, storico ed artistico. Queste le proposte dei volontari del Fondo per l’Ambiente Italiano per le Giornate di Primavera 2023:

A cura della Delegazione FAI di Catanzaro

Catanzaro sottosopra

Visite sabato 25, dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00, domenica 26 marzo, dalle ore 9:30 alle 13:00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00

Una originale passeggiata su e giù per la città, all'interno di Palazzi delle Istituzioni, difficilmente visitabili, e gallerie ipogee inaccessibili. Il palazzo della Procura, il Palazzo della Prefettura, il Palazzo De Nobili, sede del Comune. E poi giù a sbirciare nelle ampie e profonde gallerie dei 100 metri inaccessibili da decenni e aperte per l'occasione; una passeggiata nella galleria della funicolare, generalmente accessibile ai soli tecnici, per conoscere il complesso meccanismo che ne regola il funzionamento. La storia della Tramvia automotofunicolare saranno raccontate presso l'archivio storico. Infine, una mostra fotografica sul filo della nostalgia, una passeggiata in villa guidata dal botanico Lupia ed un incontro nella Biblioteca comunale.

Prefettura

Visite sabato 25, dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00, domenica 26 marzo, dalle ore 9:30 alle 13:00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00

Un tour del Palazzo prefettizio per poter ammirare il sontuoso e vasto salone di rappresentanza, con l'affaccio sulla piazza principale della città, il raffinato salotto rosso e la pregevole sala da pranzo ed ancora l'anticamera del gabinetto e l'anticamera del Prefetto. Sarà possibile visitare l'elegante sala riunioni e, per finire, la sala del Tricolore a cui si accede dal vasto scalone di rappresentanza. A ciò si aggiunge l’occasione, unica e perlopiù irripetibile, di accedere agli appartamenti privati del Prefetto.

A cura della Delegazione FAI di Vibo Valentia

Parco archeologico di Mileto – area dell’Abbazia

Visite sabato 25 e domenica 26, dalle ore 15:00 alle 18:00

Sarà possibile ammirare i suggestivi resti dell'Abbazia della SS.ma Trinità, scoprendo anche tante curiosità sulla fastosa capitale normanna dove il conte Ruggero risiedeva con la sua corte e dove riceveva le delegazioni dei grandi del suo tempo.

Museo archeologico statale di Mileto

Visite sabato 25 e domenica 26, dalle ore 15:00 alle 18:00

Il Museo Statale di Mileto, sempre aperto al pubblico, rappresenta l’occasione per scoprire tante curiosità su alcuni degli oggetti più interessanti qui esposti. Da citare lo splendido dettaglio del sarcofago di Eremburga - seconda moglie di Ruggero I-, i tanti frammenti vitrei provenienti dall'Abbazia della SS.ma Trinità, eco di un lontano passato dal fascino indescrivibile e il crocifisso in avorio del XVII secolo, attribuito ad Alessandro Algardi.

Archivio storico Diocesano di Mileto

Visite sabato 25 e domenica 26 marzo, dalle ore 15:00 alle 16:30

L’apertura riservata ai soli iscritti consentirà l’accesso ai locali dell'Archivio Storico Diocesano, normalmente aperto ad un pubblico selezionato, per scoprirne la Storia e tante curiosità sui documenti di maggiore pregio, alcuni dei quali, saranno esposti per l'occasione.

Caccuri - a cura della Delegazione FAI di Santa Severina e del Marchesato

Il Castello e la cappella Palatina

Visite sabato 25, dalle ore 9:30 alle 12:00, domenica 26 marzo, dalle ore 9:30 alle 12:00 e dalle ore 14.30 alle ore 16.30

La visita si articola in un percorso all'interno del castello con particolare attenzione per la cappella palatina e la torretta cilindrica merlata. Saranno, altresì, visitate la chiesa madre e in particolare la chiesa di Santa Maria del Soccorso, con gli altari lignei impreziositi da stucchi e dorature e la cappella del Santo Rosario, sontuoso esempio di arte della prima metà del Settecento. La visita si concluderà con una passeggiata nel centro storico fino alla presunta vecchia sinagoga.

A cura del Gruppo FAI di Crotone

Torre Capo Pellegrino – Torre Scifo

Visite sabato 25, dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00, domenica 26 marzo, dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00

La torre, normalmente non visitabile, è stata eccezionalmente resa fruibile ai visitatori dal marchese Lucifero, proprietario del bene, che ne aprirà gli spazi interni disposti su tre piani, con stanze ed ambienti storici di sicuro interesse e rendendo visitabile anche il contesto perimetrale dell'area privata: un giardino ricco di vegetazione con una vista mozzafiato sulla baia antistante.

A cura della Delegazione FAI della Locride e della Piana

San Ferdinando: da centro borbonico a snodo del Mediterraneo

Visite sabato 25, dalle ore 9:30 alle 13:00, domenica 26 marzo, dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle ore 14.30 alle ore 16.00

Apre la visita il monumento in bronzo realizzato nel 1920 da Francesco Jerace (1853-1937) per celebrare contemporaneamente la memoria dei caduti sanferdinandesi del primo conflitto mondiale e del sottotenente di vascello Vito Nunziante. Il percorso condurrà i visitatori nella chiesa del Perdono, cappella funeraria dei Nunziante, dei primi anni Trenta dell'Ottocento; nella chiesa di San Ferdinando e, infine, nella Colonia Nunziante, orfanotrofio voluto dai marchesi calabresi, a cui si deve la nascita di questo piccolo borgo. Ultima tappa il lungomare.

A cura della Delegazione FAI di Reggio Calabria

Museo d'arte "Alfonso Frangipane" - Educare alla bellezza

Visite sabato 25, dalle ore 10:30 alle 17:30, domenica 26 marzo, dalle ore 10:00 alle 17:30

Visita guidata alle opere d'arte di altissimo pregio (il Cristo di Jerace, la "Francesca" di Ortona, dipinti di Ciardo, Colao, Alfano) custodite nel museo d’arte e visita eccezionale ai laboratori con le collezioni prodotte dall'attività didattica. Sarà visitabile lo studio originale di Alfonso Frangipane e partecipare alla giornata di studi dedicata. L'Archivio di Stato illustrerà testi e documenti storici legati alla sua figura oltre che alla sua opera.

Amantea - a cura della Delegazione FAI di Cosenza

Chiesa di San Bernardino da Siena

Visite sabato 25, dalle ore 10:30 alle 17:30, domenica 26 marzo, dalle ore 12:00 alle 17:30

L’illustrazione della storia e dei tesori di San Bernardino da Siena consentirà di comprendere al meglio l'importanza della cittadina di Amantea in epoca rinascimentale. Nell'occasione, oltre alla Chiesa, sempre aperta, saranno visitabili parti solitamente chiuse al pubblico, quali l'Oratorio dei Nobili, tenuto dall'Arciconfraternita dell'Immacolata Concezione, e il Chiostro. Inoltre saranno esposti per la prima volta gli originali splendidi bacini ceramici le cui copie sono inserite nella facciata.

Palazzo Carratelli

Visite sabato 25, dalle ore 10:30 alle 13:00 e dalle 15.00 alle ore 18.00, domenica 26 marzo, dalle ore 10:30 alle 13:00 e dalle 15.00 alle ore 18.00

L'interesse della visita del pregevole palazzo è dato non solo dalla storia e dall'aspetto architettonico dell'edificio, ripristinato secondo l'originario impianto, ma anche dagli arredi e dalle curiose suppellettili esposte, raccolte in giro per il mondo, nelle sedi dove ha svolto la carriera diplomatica, dal proprietario, Ambasciatore Gianludovico de Martino di Montegiordano, il quale narrerà gli aneddoti che vi sono legati.

Azienda Suriano

Visite sabato 25, dalle ore 10:30 alle 13:00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00, domenica 26 marzo, dalle ore 10:30 alle 13:00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00

I visitatori potranno eccezionalmente conoscere il processo di lavorazione dei prodotti più significativi dell'azienda ottenuti dalla trasformazione del peperoncino calabrese, e assistere alle varie fasi del ciclo produttivo.

Spezzano della Sila

Bene FAI - I Giganti della Sila

Visite sabato 25 e domenica 26, dalle ore 10:00 alle 17:00

La Riserva naturale biogenetica dei Giganti della Sila è un Bene del FAI situato presso località Croce di Magara, a Spezzano della  Sila, nel Parco Nazionale della Sila. In questo maestoso bosco secolare si conservano alberi alti fino a 45 metri, dal tronco largo 2 e dall’età straordinaria di 350 anni, testimoni delle antiche selve silane. Un bosco ultracentenario con una sessantina di esemplari di pini larici e aceri montani piantati nel XVII secolo dai Baroni Mollo.


sabato 15 ottobre 2022

Oggi e domani le giornate autunnali del FAI in Calabria

  •  Sabato 15 e domenica 16 ottobre si terranno le Giornate Fai d’autunno. L’appuntamento si rinnova annualmente ed anche in Calabria sarà possibile visitare nove siti in cui si potranno effettuare itinerari, visitare monumenti e beni artistici. Uno di questi è il santuario “Mamma nostra” di Bivongi, che custodisce preziosi manufatti lignei di cui sarà narrata la storia, come la statua della Madonna, cui è dedicato il santuario, risalente al 1782. Sempre a Bivongi sarà possibile visitare la centrale idroelettrica, importante testimonianza industriale facente parte dell’Ecomuseo delle ferriere e delle fonderie di Calabria, ed il sito termale “Bagni di Guida”. Ancora a Bivongi il monastero arabo-bizantino-normanno di San Giovanni Therestìs (Mietitore), risalente al secolo XI, ed Mulino “do Furnu”, che rappresenta una straordinaria testimonianza del passato industriale della vallata dello Stilaro. Spostandosi verso Stilo il Fai consiglia la Fonderia borbonica Ferdinandea nel Parco naturale regionale delle Serre. I percorsi “Gaginiani” di Bagaladi rientrano tra i siti segnalati dal Fai,

  •  “Bagaladi, percorsi Gaginiani in Aspromonte” e “La via dell’acqua” sono i due itinerari di eccellenza che apriranno luoghi da scoprire, conoscere, amare, grazie all’energia e alla passione dei volontari della Fondazione, pronti a condurre i visitatori tra le meraviglie dell’inestimabile patrimonio culturale del territorio calabrese.


    L’evento è stato presentato in conferenza stampa martedì 11 ottobre, presso Palazzo Alvaro a Reggio Calabria, da Dina Porpiglia, Capodelegazione Fai Reggio Calabria, e Rocco Gangemi, Delegato regionale Ambiente Fai Calabria, dopo il caloroso saluto delle autorità: il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, e il sindaco di Bagaladi, Santo Monorchio.

    Un evento di grandissimo rilievo culturale pronto, anche quest’anno, ad aprire luoghi normalmente non aperti ai visitatori, o chiusi al pubblico da molti anni.

    «Siamo particolarmente felici di presentare queste Giornate – ha spiegato in conferenza stampa la capodelegazione FAI di Reggio Calabria, Dina Porpiglia – perché potranno offrire un punto di vista veramente privilegiato sulle grandi potenzialità delle realtà locali, in un momento in cui la globalizzazione mostra drammaticamente i propri limiti».

    Il Presidente nazionale Marco Magnifico, nella recente conferenza stampa di presentazione delle Giornate Fai, ha parlato di aperture “eccentriche”, di “new heritage”, affinché, recuperando la grande tradizione della storia della civiltà materiale e dell’archeologia industriale, anche le “piccole” realtà possano concorrere a pieno titolo a formare il patrimonio nazionale.  Di grande significato, in questa direzione, la recente convenzione che il Fai ha siglato con Anci per la valorizzazione dei piccoli comuni.

    «Cercheremo di puntare, quindi – ha spiegato – su questi aspetti innovativi, ponendo al centro il rapporto con le amministrazioni locali e le associazioni di volontariato ma, anche, con gli enti di tutela, ricerca e valorizzazione, attraverso il prestigioso convegno “sui” Gagini di Calabria e Sicilia, e una sinergica azione di promozione e conoscenza per il rilevante patrimonio artistico del territorio aspromontano. Una grande rete, da costruire assieme. Infine, ma non ultima per importanza, una sezione sarà dedicata ai bambini, per sperimentare sul campo il valore formativo di un rapporto nuovo, ludico-culturale, con le bellezze che ci circondano».

    Rocco Gagemi ha detto che «le Giornate FAI a Bagaladi rappresentano ancora una volta la straordinaria attenzione da parte della delegazione FAI di Reggio Calabria verso l’Area Metropolitana, i suoi borghi, le aree interne: un Aspromonte straordinario nel quale le grandi presenze artistiche si uniscono ai percorsi fra natura e ambiente. In questo caso “La via dell’acqua”, un itinerario che ricorda l’uso sapiente di questo bene prezioso che le passate generazioni mettevano in atto per azionare mulini e frantoi, operose attività che hanno dato ricchezza e prestigio al territorio. Voglio ricordare, su queste tematiche, anche il bel programma delle Giornate d’Autunno proposto dalla delegazione FAI della Locride a Bivongi». (rrc)

    Bagaladi, percorsi Gaginiani in Aspromonte

    Il borgo di Bagaladi, piccolo centro del basso Jonio reggino, si adagia ai piedi di Monte Sant’Angelo, così chiamato per l’esistenza del monastero di San Michele Arcangelo, l’Archistratega. Nell’XI secolo il centro monastico, detto anche “ta Kampa” (i Campi), era così importante da vantare il titolo di “archimandritato”. 

    Bagaladi conserva due pregevoli scultore marmoree: un Crocifisso attribuito alla bottega di Giovan Battista e Giovan Domenico Mazzolo, della seconda metà del XVI secolo, e il gruppo dell’Annunciazione della Vergine, commissionato nel 1504 ad Antonello Gagini dal presbitero greco, Iacopo Virducio. 

    Le Giornate FAI d’Autunno consentiranno ai visitatori di conoscere, come forse mai prima d’ora, lo splendido gruppo scultoreo dell’Annunciazione di Antonello Gagini, conservato nella Chiesa di S. Teodoro Martire a Bagaladi ed oggi considerato il primo esempio della carriera di architetto del grande scultore siciliano, divulgatore delle mode rinascimentali toscane nelle regioni meridionali. Il gruppo è stato di recente restaurato e la visita sarà resa unica grazie al racconto e alle testimonianze dei protagonisti. 

    La via dell’acqua

    Le giornate d’Autunno reggine si arricchiranno anche dello speciale percorso storico-naturalistico “La via dell’acqua”, eccezionalmente attivato per gli eventi FAI.

    I Volontari della Fondazione, altamente specializzati, offriranno una esperienza di visita dai contenuti “esclusivi”: un viaggio nei particolari della storia materiale di queste comunità, e in luoghi e spazi altrimenti non fruibili.

    Il Torrente Zervo è un corso d’acqua a bassa portata che divide in due il centro abitato di Bagaladi. La presenza dell’acqua, e un sistema particolare di canalizzazioni connesse col più generale sistema delle fiumare, hanno favorito, nel corso dei secoli, il fiorire di straordinarie tecniche di molitura con l’impiego di ingegnose ed efficientissime macchine idrauliche. A monte il mulino Rossi oggi rifunzionalizzato, con ruota orizzontale, che ha la caratteristica di essere il mulino con la saetta più alta esistente in Calabria. A valle Il Frantoio Jacopino, realizzato nella seconda metà dell’Ottocento e oggi sede del Museo dell’olio e del Centro Visite del Parco Nazionale d’Aspromonte. All’interno dei due edifici sono ancora visibili e ispezionabili le antiche macchine.

    L’orario delle visite seguirà il seguente ordine: sabato e domenica 10:30 – 17:30. Per il percorso naturalistico ritrovo in Piazza San Teodoro Martire alle ore 11,00 – 12,30 – 15,00 – 16,30.

     

  •  in particolare il Crocifisso attribuito alla bottega di Giovan Battista e Giovan Domenico Mazzolo e l’Annunciazione della Vergine di Antonello Gagini. Sarà inoltre possibile conoscere la vita artigianale della Valle del Tuccio, con i suoi frantoi e mulini, attraverso il percorso storico naturalistico “Le vie dell’acqua”. Un altro sito segnalato dal Fai per la sua iniziativa è la Cattedrale di Santa Maria Assunta di Cosenza, di cui ricorre quest’anno l’ottocentesimo anniversario della fondazione. Tra i protagonisti dell’iniziativa del Fai ci sono poi i cosiddetti “Giganti della Sila”, a Spezzano, inseriti nella Riserva naturale biogenetica, in località “Croce di Magara”. Sarà possibile, inoltre, visitare il borgo di Taverna, nella Sila piccola catanzarese. A Cirò si potrà effettuare una passeggiata tra i principali monumenti e luoghi di interesse del borgo. Un’ulteriore tappa potrà essere fatta poi al Museo dedicato all’astronomo e matematico Luigi Lilio. Nelle Giornate Fai è stata inserita anche Isola Capo Rizzuto, dove si potranno visitare la Torre, il Palazzo Vescovile, la Cattedrale, la prospiciente Cittadella rinascimentale, la Porta urbica, il Castello e la chiesa coeva di San Marco con il monumento funerario del fondatore. L’ultima località inserita nelle Giornate è Serra San Bruno, dove potrà essere visitato l’orto botanico di Villa Bonitas.

giovedì 4 novembre 2021

PREMIO MIGLIOR PRODOTTO DELL’ANNO “Sessione Liquori e Distillati” Il CARDUS

Il primo amaro 100% prodotto a Brancaleone. Realizzato dall’infusione  del Cardo selvatico, mirtillo e bergamotto di Reggio Calabria.

Attualmente in vendita anche nella piana di Gioia Tauro a Polistena presso MYFOOD di Denis Giovinazzo a POLISTENA in Via On. Luigi Longo, 37. 

Prodotto dell’anno 2021 nel mondo del bergamotto



L' Amaro Cardus infusione di tradizione, innovazione e sapori. Particolarmente apprezzato per il gusto autentico e per il forte potere digestivo. 



Un sapore deciso, aromatico e persistente, ottenuto secondo i più tradizionali metodi di produzione, con 40 giorni di infusione nei tini di acciaio e post riduzione alcolica a 28%. I processi di macerazione dei tre ingredienti base attivano l’estrazione delle componenti amare, grazie alle quali il prodotto finale permette l’attività digestiva. Il colore è un classico marrone, con sfumature di sapori che rendono la degustazione un atipico viaggio nel profondo sud Italia. (ADV 28% )
Amaro Cardus infusione di tradizione, innovazione e sapori. Particolarmente apprezzato per il gusto autentico e per il forte potere digestivo. 
Un sapore deciso, aromatico e persistente, ottenuto secondo i più tradizionali metodi di produzione, con 40 giorni di infusione nei tini di acciaio e post riduzione alcolica a 28%. I processi di macerazione dei tre ingredienti base attivano l’estrazione delle componenti amare, grazie alle quali il prodotto finale permette l’attività digestiva. Il colore è un classico marrone, con sfumature di sapori che rendono la degustazione un atipico viaggio nel profondo sud Italia. (ADV 28% )
Cardo selvatico, Mirtillo e Bergamotto di Reggio Calabria
Il Cardo selvatico (Cynara cardunculus)  porta con sé leggende mitologiche e credenze religiose, una pianta selvatica, dal sapore intenso e dalle molteplici proprietà benefiche e curative. Diffuso nei territori dell’Italia centro-meridionale, in Calabria è diventata ormai una pianta tipica, con largo consumo sia delle foglie che dei piccoli fiori che produce.
Il Bergamotto di Reggio Calabria, (Citrus bergamia)  “Our family passion”, è un agrume tipico e unico del territorio Ionico Calabrese. Da sempre impegnata in ricerca, produzione e trasformazione di questo agrume, l’Azienda Patea ha voluto impregnare l’Amaro Cardus con il vero simbolo del territorio. La buccia di Bergamotto in infusione nell’alcol, riesce a imprimere il suo profumo, tra i più amati al mondo.
Il Mirtillo (Vaccinium myrtillus) pur non essendo una pianta tipica Calabrese, da qualche anno, nella parte ionica reggina sono stati creati numerosi impianti di coltivazione di questo frutto dalle innumerevoli proprietà curative. La scelta di utilizzarlo tra i componenti principali è dettata dalla volontà di sostenere le nuove produzioni locali e dalle proprietà benefiche del frutto.
 
Si è conclusa con successo la XX edizione di Cibus, il primo Salone Internazionale della ripartenza.
L’Azienda Patea ha partecipato nonostante i forti dubbi causati dalle difficolta dovuti all’emergenza Covid che però ha dato la possibilità di accogliere non tantissimi visitatori ma sicuramente selezionati. Durante le giornate di fiera, l’Azienda Patea ha presentato il nuovo AMARO CARDUS portando a casa un risultato straordinario.
L‘AMARO CARDUS è stato notevolmente apprezzato per le note aromatiche e profumate, con immediata richiesta del prodotto sia per l’Italia ma anche e soprattutto all’estero. “Un  amaro piacere per il palato, un viaggio a occhi chiusi nel profondo sud Italia”  . 
L’Azienda Patea ha presentato nel panorama internazionale oltre l’Amaro Cardus anche tutti i prodotti già presenti a catalogo con alcune novità, Tonno all’olio d’oliva aromatizzato al Bergamotto, Pasta al Bergamotto, e la gamma di liquori.
 
 
 

lunedì 6 settembre 2021

E' nata la nuova Grappa allo zibibbo di Pizzo - qualità, originalità

La nuova sfida delle Cantine Benvenuto 



  1.  Un nuovo, entusiasmante step - in un territorio vergine per questo genere di produzioni - per il giovane vignaiolo calabrese non nuovo a sfide vincenti come dimostra la vinificazione dello zibibbo di Pizzo, presidio Slow food e prodotto certificato Igp, e che, inoltre, vanta il lancio sul mercato di altre novità come l'Orange wine e la birra di zibibbo Sole calabro.
  2.     L'originale acquavite, ottenuta esclusivamente da vinacce di uva zibibbo e prodotta in collaborazione con la distilleria Giovi di Messina, mantiene un carattere fortemente identitario ancorata com'è al metodo utilizzato grazie all'uso di un antico alambicco discontinuo in rame alimentato a legna. Il risultato ottenuto è un elegante distillato, trasparente e incolore al calice, dall'intenso bouquet tipico del vitigno da cui trae origine, con ricordi floreali di geranio cui seguono mature note fruttate. Al palato si presenta caldo e di buon equilibrio, persistente e contraddistinto da un retrogusto dolce-amaro.
  3.     La neonata grappa allo zibibbo di Pizzo consente a Cantine Benvenuto di fare il suo ingresso anche nel mercato dei superalcolici con un prodotto che ne rispecchia peculiarità e filosofia aziendale declinate nel recente passato in etichette che hanno saputo conquistare l'attenzione di addetti ai lavori e stampa internazionale: da ricordare la menzione del New York Times per lo zibibbo Igp celebrato come uno dei migliori bianchi d'Italia.
  4.     "La scelta di realizzare la prima grappa ottenuta da vinacce di zibibbo di Pizzo - afferma Giovanni Celeste Benvenuto - nasce dalla volontà di valorizzare ulteriormente lo straordinario patrimonio rappresentato da questo vitigno dalle caratteristiche uniche. Ma vuole essere - prosegue il giovane imprenditore calabrese - anche uno stimolo per il territorio e le sue realtà produttive, affinché si comprenda che, anche in Calabria, in un'area che di certo non è storicamente vocata alla produzione di grappa, è in realtà possibile dare vita a prodotti di straordinaria qualità e originalità che diventano così espressione di una terra che ha ancora tanto da offrire e da esprimere". 

   

lunedì 2 agosto 2021

Drosi e la Commedia dell'Ordine di Malta visto da Natino ALOI

 UN INTERESSANTE VOLUME di Giovanni RUSSO su DROSI

Un lavoro serio e ricco di richiami storico – culturali è stato dato alle stampe da Giovanni RUSSO. Uno studioso, RUSSO , la cui ampia produzione testimonia della serietà scientifica di un intellettuale che ha  la dedicato e dedica alla cultura i suoi i suoi interessi e la  sua attenzione.



Nella fattispecie , questo volume su DROSI costituisce una piacevole sorpresa per il lettore che incontra, tra le pagine del testo, vicende storiche imprevedibili, personaggi politici e religiosi di rilievo, che hanno in Drosi un luogo di grande significato nel senso dell’incontro con valori della nostra Civiltà.
Interessante la presenza data alla Chiesa, a tutti i livelli, in difesa dei diritti sociali attraverso la presenza di esemplari figure di sacerdoti.
Piacevole sorpresa è stata per me la “scoperta” di un mio parente Sacerdote, Don Francesco Pignataro, la cui attività, come quella di tanti altri suoi colleghi si è svolta con grande umanità e tanta cristiana umiltà nella Parrocchia di Drosi , dove da Parroco, è mancato. Un volume , in una parola, quello di Giovanni Russo che ci mette a contatto con un mondo che così ricco di Cultura e di Civiltà è presente nella nostra Calabria
Natino ALOI

lunedì 14 giugno 2021

IDENTITA' LINGUISTICHE CALABRESI nell'Area Grecanica

 Identità linguistiche calabresi,festival nell'area Grecanica

Dall'11 al 30 giugno scambi e incontri con Arbereshe e Occitani

Identità linguistiche calabresi in festival. Nasce nell'Area Grecanica della provincia di Reggio Calabria, un nuovo progetto culturale frutto della sinergia istituzionale tra i comuni di Bova Marina (ente promotore) e quelli di Roghudi, Roccaforte del Greco, Condofuri, in provincia di Reggio Calabria e Guardia Piemontese (Cosenza).

    Il Festival, cofinanziato dal Fondo unico per la cultura 2020 della Regione Calabria-"Iniziative trasversali volte a rafforzare il legame tra cultura e identità" e inserito tra le attività del "Bicentenario dei Greci di Calabria", si svolgerà dall'11 al 30 giugno nei comuni di Bova Marina, Roghudi, Roccaforte del Greco e Condofuri con numerose iniziative a carattere culturale e artistico.

    L'obiettivo, spiegano i promotori, è quello di creare un evento regionale che possa diventare luogo di incontro e scambio tra le diverse identità linguistiche calabresi (Grecanica, Arbëreshë e Occitana) e promuovere le diverse espressioni identitarie mediante la cultura, l'arte, la lingua e le antiche tradizioni.

    "Si chiama Filica - è detto in una nota - e avrà la direzione artistica di Pasquale Casile e dell'attrice Angelica Pedatella, il programma di iniziative culturali ed artistiche volte a valorizzare le realtà linguistiche sottoposte a tutela e portatrici di identità culturali antiche e topicizzate, ma anche per non perderne memoria, per la loro conservazione presso le giovani generazioni e per la diffusione e la conoscenza a livello regionale e nazionale".



    Ad aprire la programmazione, venerdì 11 giugno alla biblioteca comunale di Bova Marina, il convegno tematico "Culture ed identità in Calabria" al quale prenderanno parte i rappresentanti delle tre identità linguistiche per far scoprire al pubblico storie e tradizioni di questo straordinario patrimonio immateriale. Seguiranno tre incontri letterari, il workshop con Salvatore Dieni sulla lingua grecanica, il workshop "I racconti del vocabolario" con Pasquale Casile, iniziative curate dall'associazione culturale "Leggendo tra le righe". Non mancheranno eventi di spettacolo con concerti di musica tradizionale ed etnica del gruppo occitano "Vent de Nótes", il gruppo Arbëreshë "Bashkim" etnofolk, il gruppo di musica grecanica "Kardhja", lo spettacolo di teatro e musica "Kuntastorie" messo in scena dall'associazione "The Dance" e quello di "Mamé" interpretato dalla compagnia BA17. Infine, ci saranno attività rivolte alla scoperta del territorio e delle tradizioni con un workshop sugli strumenti musicali antichi, uno "Show cooking delle tradizioni" per gustare attraverso le immagini le ricette gastronomiche dell'area grecanica e, in conclusione, un'escursione e visite guidate nella vallata dell'Amendolea e del borgo di Gallicianò.

    Il programma sarà realizzato grazie al supporto progettuale dell'associazione culturale arte e spettacolo "Calabria dietro le quinte APS" e alla collaborazione con il GAL area Grecanica, la Proloco di Bova Marina, dell'Università per la terza età e il tempo libero Ute-Tel-B e della Federazione Associazioni Arbëreshë. Gli eventi gratuiti in presenza (spettacoli, workshop, escursioni) saranno realizzati nel rispetto dei Dpcm vigenti per il contenimento del Covid19 con prenotazione obbligatoria inviando una e-mail filicafestival@gmail.com o un messaggio whatsapp.