- Sabato 15 e domenica 16 ottobre si terranno le Giornate Fai d’autunno. L’appuntamento si rinnova annualmente ed anche in Calabria sarà possibile visitare nove siti in cui si potranno effettuare itinerari, visitare monumenti e beni artistici. Uno di questi è il santuario “Mamma nostra” di Bivongi, che custodisce preziosi manufatti lignei di cui sarà narrata la storia, come la statua della Madonna, cui è dedicato il santuario, risalente al 1782. Sempre a Bivongi sarà possibile visitare la centrale idroelettrica, importante testimonianza industriale facente parte dell’Ecomuseo delle ferriere e delle fonderie di Calabria, ed il sito termale “Bagni di Guida”. Ancora a Bivongi il monastero arabo-bizantino-normanno di San Giovanni Therestìs (Mietitore), risalente al secolo XI, ed Mulino “do Furnu”, che rappresenta una straordinaria testimonianza del passato industriale della vallata dello Stilaro. Spostandosi verso Stilo il Fai consiglia la Fonderia borbonica Ferdinandea nel Parco naturale regionale delle Serre. I percorsi “Gaginiani” di Bagaladi rientrano tra i siti segnalati dal Fai,
“Bagaladi, percorsi Gaginiani in Aspromonte” e “La via dell’acqua” sono i due itinerari di eccellenza che apriranno luoghi da scoprire, conoscere, amare, grazie all’energia e alla passione dei volontari della Fondazione, pronti a condurre i visitatori tra le meraviglie dell’inestimabile patrimonio culturale del territorio calabrese.
L’evento è stato presentato in conferenza stampa martedì 11 ottobre, presso Palazzo Alvaro a Reggio Calabria, da Dina Porpiglia, Capodelegazione Fai Reggio Calabria, e Rocco Gangemi, Delegato regionale Ambiente Fai Calabria, dopo il caloroso saluto delle autorità: il sindaco f.f. della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, e il sindaco di Bagaladi, Santo Monorchio.
Un evento di grandissimo rilievo culturale pronto, anche quest’anno, ad aprire luoghi normalmente non aperti ai visitatori, o chiusi al pubblico da molti anni.
«Siamo particolarmente felici di presentare queste Giornate – ha spiegato in conferenza stampa la capodelegazione FAI di Reggio Calabria, Dina Porpiglia – perché potranno offrire un punto di vista veramente privilegiato sulle grandi potenzialità delle realtà locali, in un momento in cui la globalizzazione mostra drammaticamente i propri limiti».
Il Presidente nazionale Marco Magnifico, nella recente conferenza stampa di presentazione delle Giornate Fai, ha parlato di aperture “eccentriche”, di “new heritage”, affinché, recuperando la grande tradizione della storia della civiltà materiale e dell’archeologia industriale, anche le “piccole” realtà possano concorrere a pieno titolo a formare il patrimonio nazionale. Di grande significato, in questa direzione, la recente convenzione che il Fai ha siglato con Anci per la valorizzazione dei piccoli comuni.
«Cercheremo di puntare, quindi – ha spiegato – su questi aspetti innovativi, ponendo al centro il rapporto con le amministrazioni locali e le associazioni di volontariato ma, anche, con gli enti di tutela, ricerca e valorizzazione, attraverso il prestigioso convegno “sui” Gagini di Calabria e Sicilia, e una sinergica azione di promozione e conoscenza per il rilevante patrimonio artistico del territorio aspromontano. Una grande rete, da costruire assieme. Infine, ma non ultima per importanza, una sezione sarà dedicata ai bambini, per sperimentare sul campo il valore formativo di un rapporto nuovo, ludico-culturale, con le bellezze che ci circondano».
Rocco Gagemi ha detto che «le Giornate FAI a Bagaladi rappresentano ancora una volta la straordinaria attenzione da parte della delegazione FAI di Reggio Calabria verso l’Area Metropolitana, i suoi borghi, le aree interne: un Aspromonte straordinario nel quale le grandi presenze artistiche si uniscono ai percorsi fra natura e ambiente. In questo caso “La via dell’acqua”, un itinerario che ricorda l’uso sapiente di questo bene prezioso che le passate generazioni mettevano in atto per azionare mulini e frantoi, operose attività che hanno dato ricchezza e prestigio al territorio. Voglio ricordare, su queste tematiche, anche il bel programma delle Giornate d’Autunno proposto dalla delegazione FAI della Locride a Bivongi». (rrc)
Bagaladi, percorsi Gaginiani in Aspromonte
Il borgo di Bagaladi, piccolo centro del basso Jonio reggino, si adagia ai piedi di Monte Sant’Angelo, così chiamato per l’esistenza del monastero di San Michele Arcangelo, l’Archistratega. Nell’XI secolo il centro monastico, detto anche “ta Kampa” (i Campi), era così importante da vantare il titolo di “archimandritato”.
Bagaladi conserva due pregevoli scultore marmoree: un Crocifisso attribuito alla bottega di Giovan Battista e Giovan Domenico Mazzolo, della seconda metà del XVI secolo, e il gruppo dell’Annunciazione della Vergine, commissionato nel 1504 ad Antonello Gagini dal presbitero greco, Iacopo Virducio.
Le Giornate FAI d’Autunno consentiranno ai visitatori di conoscere, come forse mai prima d’ora, lo splendido gruppo scultoreo dell’Annunciazione di Antonello Gagini, conservato nella Chiesa di S. Teodoro Martire a Bagaladi ed oggi considerato il primo esempio della carriera di architetto del grande scultore siciliano, divulgatore delle mode rinascimentali toscane nelle regioni meridionali. Il gruppo è stato di recente restaurato e la visita sarà resa unica grazie al racconto e alle testimonianze dei protagonisti.
La via dell’acqua
Le giornate d’Autunno reggine si arricchiranno anche dello speciale percorso storico-naturalistico “La via dell’acqua”, eccezionalmente attivato per gli eventi FAI.
I Volontari della Fondazione, altamente specializzati, offriranno una esperienza di visita dai contenuti “esclusivi”: un viaggio nei particolari della storia materiale di queste comunità, e in luoghi e spazi altrimenti non fruibili.
Il Torrente Zervo è un corso d’acqua a bassa portata che divide in due il centro abitato di Bagaladi. La presenza dell’acqua, e un sistema particolare di canalizzazioni connesse col più generale sistema delle fiumare, hanno favorito, nel corso dei secoli, il fiorire di straordinarie tecniche di molitura con l’impiego di ingegnose ed efficientissime macchine idrauliche. A monte il mulino Rossi oggi rifunzionalizzato, con ruota orizzontale, che ha la caratteristica di essere il mulino con la saetta più alta esistente in Calabria. A valle Il Frantoio Jacopino, realizzato nella seconda metà dell’Ottocento e oggi sede del Museo dell’olio e del Centro Visite del Parco Nazionale d’Aspromonte. All’interno dei due edifici sono ancora visibili e ispezionabili le antiche macchine.
L’orario delle visite seguirà il seguente ordine: sabato e domenica 10:30 – 17:30. Per il percorso naturalistico ritrovo in Piazza San Teodoro Martire alle ore 11,00 – 12,30 – 15,00 – 16,30.
- in particolare il Crocifisso attribuito alla bottega di Giovan Battista e Giovan Domenico Mazzolo e l’Annunciazione della Vergine di Antonello Gagini. Sarà inoltre possibile conoscere la vita artigianale della Valle del Tuccio, con i suoi frantoi e mulini, attraverso il percorso storico naturalistico “Le vie dell’acqua”. Un altro sito segnalato dal Fai per la sua iniziativa è la Cattedrale di Santa Maria Assunta di Cosenza, di cui ricorre quest’anno l’ottocentesimo anniversario della fondazione. Tra i protagonisti dell’iniziativa del Fai ci sono poi i cosiddetti “Giganti della Sila”, a Spezzano, inseriti nella Riserva naturale biogenetica, in località “Croce di Magara”. Sarà possibile, inoltre, visitare il borgo di Taverna, nella Sila piccola catanzarese. A Cirò si potrà effettuare una passeggiata tra i principali monumenti e luoghi di interesse del borgo. Un’ulteriore tappa potrà essere fatta poi al Museo dedicato all’astronomo e matematico Luigi Lilio. Nelle Giornate Fai è stata inserita anche Isola Capo Rizzuto, dove si potranno visitare la Torre, il Palazzo Vescovile, la Cattedrale, la prospiciente Cittadella rinascimentale, la Porta urbica, il Castello e la chiesa coeva di San Marco con il monumento funerario del fondatore. L’ultima località inserita nelle Giornate è Serra San Bruno, dove potrà essere visitato l’orto botanico di Villa Bonitas.
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