Al Marca il
"dialogo" di Berlingieri
Oltre 50 opere,storiche e recenti, a
Catanzaro fino al 15 aprile
Arte come metafora della realtà e invito ad andare oltre la superficie.
E' quanto si propone la mostra "Forme nel tempo" dedicata all'artista
calabrese Cesare Berlingieri e inaugurata al Museo delle Arti di Catanzaro.
Oltre 50 sono le opere che arricchiscono il percorso espositivo della mostra personale dell'artista calabrese curata da Maurizio Vanni e organizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dall'Amministrazione provinciale di Catanzaro, in collaborazione con l'Associazione Spirale d'idee e l'Archivio Cesare Berlingeri.
Oltre 50 sono le opere che arricchiscono il percorso espositivo della mostra personale dell'artista calabrese curata da Maurizio Vanni e organizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dall'Amministrazione provinciale di Catanzaro, in collaborazione con l'Associazione Spirale d'idee e l'Archivio Cesare Berlingeri.
La rassegna, dedicata ad un autore che, secondo il direttore artistico del Marca, Rocco Guglielmo, "è il più grande artista calabrese vivente", coinvolge i tre piani del Marca e si apre con alcune delle installazioni più significative dell'artista, nato a Cittanova (Reggio Calabria) nel 1948, che ha introdotto nel panorama delle arti visive la tecnica della tela sagomata.
L'itinerario prosegue con un dialogo tra le sue opere storiche della collezione del museo catanzarese e quelle prodotte appositamente per questo appuntamento. In particolare, la retrospettiva, propone un ampio confronto tra le realizzazioni più recenti e quelle più "datate" di Berlingeri come, in particolare, le opere caratterizzate dal colore blu oltremare degli anni Ottanta che hanno contraddistinto il suo cammino artistico internazionale e che sono state esposte, tra l'altro, in alcuni dei musei più importanti del Brasile: il MAM - Museo di Arte Moderna di Salvador de Bahia e di Rio de Janeiro e il MAC - Museo di Arte Contemporanea di Goiânia.
"Berlingeri - spiega Maurizio Vanni - non cerca un omaggio al passato e non vuole certo sfidare i grandi nomi che l'hanno preceduto. Piuttosto è come se volesse completare lo spazio con un colloquio con il tempo, con forme che cercano una connessione con l'essenza delle opere presenti, attraverso un 'effimero sospeso' che permette al visitatore di vivere la collezione attraverso ottiche inedite. I suoi lavori hanno il potere di rimettere in discussione la realtà, lo spazio e il tempo e di ridefinire il tutto, individuando elementi di senso nuovi destinati a modificare teorie e pensieri codificati".
Accompagna la mostra, che resterà aperta fino al 15 aprile, un volume con testi di Maurizio Vanni (direttore del Lu.C.C.A.
Museum), Domenico Piraina (direttore di Palazzo Reale a Milano) e Teodolinda Coltellaro.
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